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Lo scorso venerdì si è chiusa la AI Week a Rimini, un evento che racconta lo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale e come il tessuto imprenditoriale Italiano al momento la sta applicando e ci si sta approcciando.
Un evento per addetti ai lavori, e lo si capisce dal carattere degli interventi ma anche dal semplice fatto che spesso manca il perché!
“Perché” che è molto chiaro a chi già lavora con questa tecnologia, e si trovava a Riccione il 20 e il 21 aprile, ma che spesso sfugge a tutti quelli che leggono dell’intelligenza artificiale solo sulla stampa generalista o peggio ancora nelle polemiche social.

Grigie società distopiche, composte da persone vestite tutte uguali, che eseguono compiti alienanti e ripetitivi. Persone incastrate in rigide routine giornaliere, sotto constante e stretto controllo con enormi ripercussioni o problemi se per qualche ragione si esce da questa serie di routine.
Questa è una delle rappresentazioni che l’arte, in varie forme, danno delle possibilità per il nostro futuro.
Ma se questo non fosse il nostro futuro ma bensì il nostro passato?

È molto semplice, infatti, ritrovare alcune delle caratteristiche sopra citate nei modelli di organizzazione aziendale e del lavoro di tutto il secolo scorso e per molti settori ancora oggi.
Senza alcun dubbio è possibile che una delle direzioni che le nuove tecnologie, come l’#intelligenzaartificiale, la #digitalizzazione e la robotica, diano alle nostre vite siano proprio in direzione opposta a certi modelli organizzativi del lavoro, com’è possibile che vadano ad enfatizzare ancora di più certi elementi per realizzare i futuri distopici che l’arte ci ha già mostrato.

Come evidenziato nella AI Week a Rimini, lo strumento dell’intelligenza artificiale sarà un tassello essenziale per affrontare tutte queste sfide.
La parola strumento non è usata a caso!
Infatti, l’intelligenza artificiale è uno strumento, e come tutti gli strumenti è essenziale stabilire come deve essere usato, limiti e margini.

Ho preso questo spunto di riflessione da uno dei tantissimi e interessantissimi interventi che ho avuto il piacere di ascoltare all’#AIWEEK2023, un evento che senza dubbio contribuisce a diffondere una certa cultura e una certa comprensione di questa tecnologia che è e sarà sempre più pervasiva nelle nostre vite nel prossimo futuro.

Ci rivediamo alla prossima edizione di questo evento unico in Italia dedicato alle imprese che vogliono approfondire i campi di applicazione dell’Intelligenza Artificiale.

Written by Marco La Camera – Data AI Tech Lead at DyFlowing